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I fiori di Bach Elm e Oak: sottili differenze tra i rimedi

I fiori di Bach Elm e Oak: sottili differenze tra i rimedi

Quando ho iniziato ad utilizzare i fiori di Bach, Elm e Oak erano le tipologie di personalità e gli stati di squilibrio, che più facevo fatica ad identificare nelle persone.

L’olmo e la quercia sono entrambe due piante robuste e possenti e i rimedi appartengono tutti e due al gruppo dello Scoraggiamento e Disperazione. Vediamone la descrizione di Bach:

Elm

Quelli che stanno facendo un buon lavoro, seguendo la loro vocazione e sperando di fare qualcosa di importante, magari a beneficio dell’umanità. A volte possono avere periodi di depressione, quando sentono che il compito che si sono assunti è troppo impegnativo e al di là delle umane possibilità.

Oak

Per quelli che lottano, si battono con forza per guarire, o per adempiere ai compiti della vita quotidiana. Non si stancano di provare una cosa dopo l’altra, persino quando il loro caso appare senza speranza. Continuano a combattere. Sono insoddisfatti di se stessi se la malattia interferisce con i loro doveri o con la possibilità di aiutare gli altri. Sono persone coraggiose, lottano contro grandi difficoltà, senza perdersi d’animo né risparmiarsi.

Anche se la descrizione originaria potrebbe sembrare abbastanza chiara, distinguere questi stati di squilibrio nelle persone è più complesso. In particolare, sono l’eccesso di responsabilità, l’esaurimento e la dedizione al lavoro che confondono.

Alcuni autori, per facilitare il riconoscimento, suggerivano di pensare alla struttura delle due piante: più elegante, fine e vulnerabile l’Olmo, più massiccia e solida la Quercia; analogamente, le persone bisognose di Elm, avrebbero dovuto essere più sottili e raffinate, mentre le persone bisognose di Olm più rudi e robuste. La quercia inoltre è un albero indispensabile per l’ecosistema, da riparo a più specie, sia vegetali che animali e la persona Oak non a caso è la colonna di tutta la famiglia.

Inoltre, gli Elm avrebbero dovuto lavorare per vocazione e seguire una missione, mentre gli Oak avrebbero dovuto lavorare per dovere. Per niente facile da comprendere!

Ho trovato interessante un recente approfondimento di Boris Rodriguez su questi due fiori che, anche Orozco condivide, hanno più tratti in comune che differenze.

Secondo Rodriguez, parlando di Oak e Elm come tratti di personalità, ciò che permette di distinguerli più facilmente è pensare all’ambiente in cui si sono sviluppati.

Il bambino Oak ha ricevuto un’educazione piuttosto rigida in cui il valore principale della famiglia era il lavoro puro e duro. Può darsi che sia cresciuto in un momento di particolare difficoltà in cui  lavorare per sopravvivere era la preoccupazione principale. Una volta adulto, Oak non concepisce di avere del tempo libero in cui potrebbe fare altro, perchè non saprebbe cosa farsene. Spesso si tratta di quelle persone che durante le vacanze si ammalano.

Elm invece saprebbe anche come impiegare piacevolmente il proprio tempo, ma posticipa sempre la possibilità di farlo. C’è sempre qualcosa di più importante da fare prima.

Elm infatti, è cresciuto in un ambiente più favorevole e comodo in cui, una volta guadagnatosi da vivere, era anche contempato divertirsi. Il modello culturale ricevuto sarebbe stato più aperto e flessibile.

La rigidità è un tratto comune, ma Elm è piuttosto perfezionista, mentre Oak è tenace.

Il primo è più propenso a riconoscere la propria stanchezza, mentre il secondo ha molta più difficoltà a mostrarsi vulnerabile, si spezza ma non si piega. Spesso si tratta di piccoli imprenditori che si sono fatti da sé, grazie alla loro tenacia e non vogliono mostrarsi deboli alle persone che dipendono da loro.

Anche da un punto di vista emotivo Elm riconosce le proprie emozioni, ma le rimanda, mentre Oak le nasconde anche a sè stesso.

Elm e Oak però possono essere non solo dei tratti di personalità, ma anche degli stati temporanei.

Si verificano quando c’è un sovraccarico di lavoro che non si riesce più a gestire e a causa del quale non ci permette di staccare e di riposare a sufficienza.

Sono infatti due essenze molto utilizzate nelle condizioni di stress. Orozco in questo caso non si preoccupa troppo di distinguere tra una e l’altra, anzi li considera due stati sovrapposti e consiglia di somministrare entrambi i fiori.

Spero che questa breve digressione sia servita a fare chiarezza tra i due rimedi e ad incoraggiarvi ad alleggerire la pressione appena possibile se vi siete riconosciuti in essi!

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