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Ansia e fiori di Bach: i rimedi ansiolitici – 1a parte

Ansia e fiori di Bach: i rimedi ansiolitici – 1a parte

ansiaL’ansia è spesso una delle prime cause per cui le persone si rivolgono alla medicina naturale e ai fiori di Bach.

Il rimedio comunemente più usato per  trattare questa difficoltà è il Rescue Remedy.

In realtà, ci sono anche molti altri fiori utili e che agiscono non solo sul sintomo, ma anche, cosa più importante, sulla causa.

In questa prima parte, vi riporto un articolo di Ricardo Orozco, tradotto dallo spagnolo, che introduce l’argomento e fornisce una semplice “ricetta” di primo soccorso. Buona lettura!

L’ansia è un’esperienza emotiva che consiste fondamentalmente in uno stato di attesa dolorosa, di apprensione, di inquietudine e agitazione interiore. Spesso ha delle cause multifattoriali e diffuse.

L’ansia può esistere sia come un tratto della personalità che come stato transitorio.

Nel primo caso fa parte della propria natura: ansiosa o nevosa; si tratta di un modo di agire, pensare, e sentire che è piuttosto stabile e costante nei diversi contesti.

Ad esempio, Mimulus è di natura ansiosa, così come altri tipi floreali: Chicory,  Elm, Oak, Rock Water, Agrimony, Heather, Centaury, Impatiens e molti ancora.
L’ansia può essere vissuta anche come uno stato transitorio: oggi sono nervoso. Non che la persona lo sia intrinsecamente, ma per vari motivi, come lo stress, temporaneamente si trova in questo stato.
L’ansia è un’esperienza emotiva, ma integra anche un meccanismo mentale, chiamato preoccupazione. Tutti gli ansiosi (sia come tratto che come stato) sono immersi in tormentati monologhi, che spesso iniziano con le parole “e se …?”

In questo contesto, è facile concludere che l’ansia sia una forma di tortura. Per molti anni ho usato Agrimony in questo senso che, come è noto, funge anche da catalizzatore, aiutando a diventare più consapevoli dei propri sentimenti e emozioni, imparando a gestirle e ad esprimerle in modo più armonioso. Così che Agrimony va ben oltre quello che potrebbe essere considerato un ansiolitico “meccanico”.

Con il passare del tempo mi sono reso conto che c’erano in realtà due fiori che avrebbero potuto benissimo essere considerati ansiolitici sintomatici; efficaci ma senza pretese: Impatiens e White Chestnut.

Il primo fonda la propria forza nella sua funzione di decelerazione. L’ansia si manifesta sempre come accelerazione: aumento della frequenza cardiaca e respiratoria. L’irrequietezza interiore viene vissuta come una preoccupazione accelerata. Infatti, il ruolo di Impatiens nella famosa miscela Rescue Remedy, è di tranquillizzare e rilassare, di ridurre la velocità.  Inoltre, questo rallentamento, è proprio l’origine del potere analgesico e anti-infiammatorio dell’essenza, poiché l’infiammazione acuta è sempre un’attività accelerata nell’area (calore, tumore e rossore).

White Chestnut offre un contributo notevole per alleviare l’ansia. Come anticipato, la parte mentale dell’ansia può essere definita preoccupazione, intesa come pensieri intrusivi che si  manifestano similarmente ad un disco rotto, in uno sterile ripetersi delle stesse parole.

Questa mini formula floreale ha aiutato molte persone con problemi di ansia. Tuttavia, occorre precisare che non si tratta di una terapia di fondo, ma, come anticipato,  sintomatica, per quanto non cosi sintomatica come l’utilizzo del Rescue Remedy. Infatti, molta gente che soffre di ansia come tratto, è dotata di un dispositivo “modello  White Chestnut”, come equipaggiamento standard.

Chiaramente, il trattamento di fondo dell’ansia dovrebbe prendere in considerazione la personalità di ciascuno. Ad esempio, Mimulus è in ansia per le sue paure di tipo Mimulus; Chicory, per la sue ansie di tipo di Chicory ecc, anche se l’approccio “sintomatico” con Impatiens e White Chestnut ha una funzione palliativa.

E’ entusiasmante vedere come la Floriterapia di Bach offra strumenti per tutti i livelli di intervento, siano essi profondi o superficiali. Per i primi è necessaria una buona preparazione professionale; per i secondi, di natura  più quotidiana e familiare, è sufficiente una formazione minima, a volte anche da autodidatta.

Ricardo Orozco

Presto la 2a parte sui rimedi di fondo per l’ansia!

Comments

  • reply
    Teresa

    Ciao, mi chiamo teresa e stasera vorrei portarti la mia piccola testimonianza. A seguito di un trasferimento mi sono trovata a lavorare fianco a fianco con colleghi quasi disumani che mi hanno vessata e fatta sentire molto male. Ho affrontato la cosa facendo autoanalisi, ma senza disdegnare i fiori di bach, in particolare rescue remedy di Guna. Oggi ho superato le crisi d’ansia che mia hanno assalito erp circa un nno e sono tornata a star bene, ma vorrei mettere l’accento sull’importanza di star bene sempre prima con se stesse. A presto e grazie per questo spazio.

    15 Dicembre 2020

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