
5 errori da evitare quando si assumono i fiori di Bach…

…e l’impatto che hanno avuto sul mio approccio terapeutico!
Sia che tu assuma i fiori di Bach autonomamente o con l’aiuto di un terapeuta, evitare questi cinque errori in cui sono incappata anch’io alla mia prima esperienza con i fiori di Bach è fondamentale per il buon esito della terapia.
1. Non definire il problema che si vuole risolvere
“I Fiori di Bach fanno bene e allora voglio provarli anch’io!”
“Dottoressa di che Fiori ho bisogno?”
“Signora prenda anche i fiori di Bach che sono ottimi!”
In questo errore sono caduta anch’io alla mia prima esperienza con i fiori di Bach!
All’epoca i fiori di Bach non erano ancora molto diffusi e il mio medico omeopata, dopo averli utilizzati per un certo periodo di tempo, mi disse che dovevo assolutamente provarli perché facevano benissimo. Da persona curiosa quale tutt’ora sono e, fidandomi del mio medico, mi prestai immediatamente e così me li prescrisse in base ad un test kinesiologico.
Se non conosci questo test, devi sapere che è uno strumento di indagine basato sulla forza muscolare. Con questo approccio i rimedi selezionati sono quelli che aumentano la forza dell’organismo, misurata su un muscolo preso come riferimento. Il test kinesiologico è molto utilizzato per definire le intolleranze alimentari: in questo caso il soggetto risulta intollerante agli alimenti che lo indeboliscono.
Seguendo questo metodo, il mio medico, scelse per me i setti rimedi che maggiormente “mi rafforzavano”. Non avevamo però definito un obiettivo e non sapevo che rimedi stessi prendendo.
Purtroppo, non sapendo per quali motivi stessi prendendo i rimedi, anche se sicuramente erano quelli più idonei in base al test kinesiologico, non fui in grado di notare e valutare alcun cambiamento, nè positivo e nè negativo; fu così che per anni mi dimenticai persino dei fiori di Bach!
La floriterapia, per essere davvero efficace, deve essere basata sul livello di consapevolezza dell’individuo e sulle sue priorità nel momento in cui richiede il trattamento.
Per questo motivo, alle persone che si rivolgono a me, come prima cosa, chiedo cosa desiderano ottenere con i fiori di Bach; è indispensabile sia per capire se effettivamente la floriterapia è indicata per il loro problema, sia per verificarne i progressi e gli effetti nel tempo.
La persona va accompagnata dove vuole andare, non dove vogliamo portarla, e solo per il tempo strettamente necessario.
Sia che assumi i fiori di Bach da sola o con l’aiuto di un terapeuta, definire con precisione l’obiettivo per cui li prendi permette di scegliere con maggior accuratezza i rimedi da utilizzare, di verificare l’efficacia della miscela e, cosa non da poco, di assumersi le responsabilità della propria vita, parafrasando Bach:
“di salvaguardare la propria personalità, vivere la propria vita ed essere il capitano della propria n
2. Focalizzarsi su troppi obiettivi
“Vorrei risolvere i mie problemi di coppia, lo stress, la stanchezza e la fobia degli ascensori”
Alcune persone, dopo aver sperimentato, oppure letto o ascoltato delle potenzialità della floriterapia vorrebbero risolvere tutto con i rimedi floreali.
Purtroppo non è possibile perché si dovrebbero scegliere troppi rimedi e, spesso, rimedi che non c’entrano nulla tra loro. Ogni rimedio floreale, infatti, vibra ad una determinata frequenza d’onda, troppi Fiori, scoordinati tra loro, forniscono troppi impulsi energetici che vanno in direzioni diverse. Sarebbe come ascoltare una sinfonia stonata.
A questo proposito, mi ricollego ad un tema molto dibattuto in floriterapia, il numero massimo di rimedi di una miscela floreale; alcuni terapeuti sostengono tre, altri cinque, altri sette, altri dieci. Considerando che ci sono casi in cui lo stesso Bach ha prescritto ben nove fiori, l’aspetto più importante da considerare non è tanto il numero di essenze, ma proprio quanto siano coerenti tra loro.
Focalizzarsi su un unico obiettivo, permette di scegliere delle essenze che andranno a lavorare tutte nella stessa direzione.
Per aiutare la persona a chiarirsi, le domande che faccio sono le seguenti:
Tra tutti i problemi di cui mi ha parlato, che cosa è più importante per lei in questo momento?
Che cosa la fa soffrire maggiormente?
A volte però capita che, effettivamente, i problemi sia più d’uno e tutti piuttosto urgenti.
Come fare?
Pensa ad una persona depressa, che magari soffre anche di ansia, non dorme, è esaurita da un punto di vista psicofisico e si trova a dover prendere delle importanti decisioni a livello personale e professionale. Purtroppo non è un caso raro.
L’approccio che adotto in questi casi è di utilizzare la floriterapia per affrontare i problemi di natura maggiormente psicologica ed emotiva e altri rimedi naturali (fitoterapici, omeotossicologici, oligoelementi oppure oli essenziali) per trattare gli aspetti più sintomatici.
In questo modo si riesce ad ottenere un riequilibrio profondo ma più rapido e completo.
3. Non assumere le dosi minime consigliate

“Dottoressa ho avuto l’influenza e allora ho sospeso i Fiori”
La posologia standard dei fiori di Bach è di 4 gocce, almeno 4 volte al giorno; nei bambini a volte sono sufficienti anche 2 o 3 somministrazioni giornaliere.
La posologia standard dei fiori australiani e di 7 gocce, 2 volte al giorno.
Fatte queste premesse, assumere i rimedi floreali con una frequenza inferiore, oppure un giorno si e tre no, non apporterà nessun beneficio.
Se per qualunque motivo devi sospendere la terapia, soprattutto in un fase iniziale, tieni presente che puoi valutare l’efficacia della miscela solo dopo circa due settimane di assunzione regolare.
Se però ti capita di essere tra le persone che si dimenticano di assumere i Fiori, potrebbe anche essere perché i rimedi scelti non sono quelli necessari, oppure perché la miscela sta volgendo al termine ed hai già ottenuto un buon riequilibro, oppure potrebbe trattarsi di una resistenza al cambiamento; sembra difficile da credere, soprattutto quando coscientemente si desidera cambiare e ottenere un certo risultato che, sotto sotto, ci sia qualche cosa che lo impedisca.
Tuttavia non è un’eventualità rara, in psicoterapia è un fenomeno noto dovuto al fatto che, per ciascuno di noi, cambiare necessita un forte dispendio di energia e implica la presenza di sentimenti contrastanti che possono comportare anche dolore e paura.
Nel caso di “dimenticanza” della miscela è allora importante discriminare se i fiori scelti non sono più adeguati, oppure se ci sono emozioni che fanno paura; in questo caso si può superare la resistenza lavorando non contro, ma con gli stati d’animo che bloccano.
Tieni presente che queste sono delle situazioni in cui, se hai difficoltà a far luce sui tuoi sentimenti, è utile chiedere il supporto di un terapeuta per una consulenza sui fiori di Bach.
4. Non fare il punto della situazione alla fine di ogni miscela

La terapia floreale è un processo che si svolge nel tempo ed in modo del tutto individuale.
Se hai deciso di fare un percorso con i Fiori, alla fine di ogni combinazione è importante fermarsi per valutare se l’obiettivo iniziale è stato raggiunto, se i rimedi scelti hanno ottenuto l’effetto desiderato, se gli stati negativi affrontati hanno raggiunto l’armonia e se nel frattempo sono emersi nuovi stati negativi.
L’effetto dei fiori è talmente armonioso che solo procedendo in questo modo riuscirai a capire se e come la terapia deve essere proseguita, quali rimedi vanno mantenuti e quali rimedi vanno cambiati.
Infatti, capita spesso, che una volta che un sentimento, anche molto negativo, è tornato in equilibrio, la persona si dimentichi di averne sofferto; questo succede anche con i genitori nei confronti dei propri figli.
- Come sta Matteo?
- Un po’ meglio, ma è sempre molto dispettoso.
- Alza ancora le mani con la sorellina?
- Già è vero, sono mesi che non succede più…
- Capita ancora spesso che pianga e si rattristi all’improvviso?
- Ah no, non è più successo!
E così via…
Lo stato di benessere è una condizione che dovrebbe essere così naturale che quando la si ritrova, ci si dimentica di come si stava quando si stava male.
Nel corso del trattamento ti accorgerai che sarà sempre più automatico procedere come ti ho scritto e sarà sempre più semplice riconoscere in modo chiaro e cosciente i tuoi stati emotivi.
Per mettere a fuoco questo processo, durante la terapia con le persone che si rivolgono a me, fornisco sempre una scheda con la composizione floreale, l’obiettivo della miscela e il significato dei rimedi scelti. Alla fine della miscela, la rivediamo insieme a valutiamo a che punto siamo arrivati e come proseguire.
5. Non rivolgersi ad un terapeuta quando è necessario

Una delle cose che maggiormente apprezzo della floriterapia di Bach è che rispetta totalmente la libertà individuale e che può essere applicata “su misura”.
Infatti, si può utilizzare a più livelli di intervento, in funzione di quelle che sono le necessità della persona, del livello di conoscenza dei Fiori e della propria consapevolezza.
Alcune persone utilizzeranno solo il Rescue Remedy, per le situazioni acute e di emergenza, altre avranno la necessità di risolvere problemi momentanei o di fronteggiare eventi difficili, altre saranno più interessate a risolvere un problema di vecchia data o a superare delle fragilità della loro personalità.
Ogni tipo di intervento, però, necessità di competenze e formazione diverse.
Premesso che normalmente l’autoterapia è più indicata per situazioni acute e stati transitori, mentre per problemi di lunga data è più opportuno rivolgersi ad un terapeuta, in ogni caso, a volte anche dopo un periodo di autotrattamento soddisfacente, ci si potrebbe trovare in una fase di stallo.
Per esempio, dopo avere provato diversi fiori per combattere il senso di inferiorità, la propria autostima continua a rimanere scarsa. A questo punto, può essere di aiuto un colloquio con un terapeuta per una consulenza sulla scelta dei fiori di Bach che veda il problema da un’altra prospettiva e che conosce alcune sfumature dei fiori che possono non essere note.
Altre volte può succedere che, risolto il problema più urgente, ne siano emersi altri che si fa fatica a riconoscere e a vedere ma che impediscono di andare a fondo del problema e di ottenere un equilibrio soddisfacente; anche in questi casi è difficile da soli riuscire ad apportare alla miscela le modifiche necessarie per proseguire e sembra che i fiori non funzionino o non servano più; succede così che si abbandoni la terapia senza aver davvero risolto le proprie difficoltà.
L’intervento del terapeuta, in ogni caso, è una fase transitoria; infatti lo scopo di una floriterapia di Bach ben fatta è che la persona migliori le proprie capacità di autoconsapevolezza e autoconoscenza e che raggiunga l’autonomia anche rispetto all’utilizzo delle essenze di Bach.
In questo modo dovrebbero operare tutti gli operatori riconosciuti dal Centro Bach, in accordo con il codice deontologico che abbiamo sottoscritto e di cui vi riporto gli articoli di riferimento.
3.1 Il practitioner dovrà sempre agire da coordinatore e guida e dovrà mirare ad aiutare i propri clienti ad imparare il Metodo in modo che lo possano usare da soli e senza aiuto, per se stessi e per la propria famiglia.
3.2 Il practitioner dovrà lasciare che il processo di guarigione proceda secondo il ritmo personale di ciascun cliente, affinché ognuno possa acquisire una maggiore conoscenza e consapevolezza dei propri stati emotivi.
Codice deontologico
Se hai letto sin qui, ora mi farebbe piacere conoscere la tua opinione!
Ti è mai capitato di incappare in questo o in altri errori? E come li hai risolti?
Ti sei mai trovato in un momento in cui la terapia non procedeva più?
Lasciami un commento con la tua esperienza perché può essere utile a tutti!
Grazie per condividere questo articolo se ti è piaciuto e se pensi che possa essere di aiuto a qualcuno!
Elisa
Ottimi consigli! Credo che molte persone non riescano a trarre beneficio dai Fiori e li abbandonino proprio perché non osservano questi punti fondamentali. Grazie!
B. C.
Grazie della tua opinione Elisa!
La floriterapia è un meraviglioso metodo di guarigione alla portata di tutti e di cui deve essere preservata la “semplicità”.
Semplicità però non significa che si possono utilizzare le essenze senza osservare dei criteri di utilizzo, quelli che aveva stabilito il dott. Bach.
Cari saluti e buona giornata
BC
Miriam
Ciao, sto leggendo con interesse. Prendo una miscela di fiori di Bach da due settimane. Ho notato che sogno molto di più,praticamente tutte le notti…dopo circa 2 giorniche prendevo i fiori, ho avuto sintomi di dissenteria…dopo 8/9 giorni una giornata “nera”: umore a terra, crisi di pianto, brividi, minzione frequente, colpi di tosse, poca energia (avevo comunque dormito male la notte precedente).poi niente più sintomi brutti.
Non dimentico mai di prenderli, sono abbastanza regolare e ho ben chiaro l’obiettivo…solo che non riesco a capire se stanno facendo EFFETTO oppure no…ho notato che mi sembra di sentirmi “normale” come sempre. Come faccio a capire se mi conviene continuare? Grazie mille
Beatrice
Cara Miriam,
dopo i primi giorni di assunzione dei fiori di Bach si possono notare proprio i cambiamenti che stai riportando tu: sogni signficativi, emozioni più intense, qualche sintomo fisico; tali reazioni non necessariamente devono essere spiacevoli ma possono essere anche piacevoli come riposare meglio, cambiare abitudini alimentari, oppure sogni che ti fanno sentire meglio e più in pace con te stessa.
Ti consiglio di tenere traccia di questi cambiamenti e di annotare anche il tuo stato d’animo, riflessioni o avvenimenti particolari. E’ utile tenere una sorta di diario, quando non succede nulla di particolare puoi scrivere “oggi niente di nuovo”.
Procedi così fino alla fine della miscela poi il passo successivo è molto importante; devi fare una sorta di bilancio per capire come proseguire, chiediti: cosa è cambiato complessivamente nel mio comportamento? cosa ho capito? come mi sento? cosa mi blocca ORA nel raggiungere il mio obiettivo? analizza ogni fiore che hai messo (e perchè) e valuta se ti serve ancora, oppure se nuovi stati emotivi sono emersi che vanno a loro volta riequilibrati, resta soprattutto sulle emozioni.
Buona cura con i Fiori!
Beatrice
Anna
Grazie Beatrice Per Aver Fatto un po’ di chiarezza. Io Sono Una Di quelle persone che Crede Molto Nella floriterapia Ma Che Non Ho Mai Avuto riscontri Con i Fiori, Ne’ Con l’autoterapia ne’ Con L’Aiuti diun terapeuta. Un Po’ Questo Mi succede Con Altri rimedi, Sia omeopatici Che fitoterapici. Grazie per l’attenzione, Un Caro Saluto. Anna
Beatrice
Grazie a te Anna!
Purtroppo è anche vero che non tutti rispondiamo alle terapie (sia allopatiche che naturali) allo stesso modo.
Spero troverai presto i rimedi e la tecnica che fanno al caso tuo!
Un caro saluto e buone feste
Valentina
Cosa succede se prendo una dose superiore ?
Beatrice
Ciao Valentina, cosa intendi con dose superiore?
Se aumenti il numero di gocce ad ogni assunzione cambia poco perchè quello che conta in floriterapia non è la quantità, ma la frequenza (quante volte al giorno);
nel caso aumentassi rispesso all’assunzione standard di 4 volte al giorno, avrai un’azione più intensa. 4 volte al giorno è il minimo, spesso si consiglia 6 volte al giorno all’inizio della terapia o in fase acuta.
In ogni caso non esistono problemi di sovradosaggio e normalmente la persona si autoregola da sola. Spero di aver chiarito i tuoi dubbi!
Cari saluti
BC
Manuela
Salve, uso da tempo i fiori però non più di una boccetta alla volta, INTERROMPO, in effetti senza aver risolto il PROBLEMA, poi quando rientro in crisi riprendo.può essere un modo inconscio per allontanare o non far attuare appieno l’ EFfEtto dei fiori.ho una fortissima resistenza psicologica al cambiamento, ho quasi 54anni ho sempre vissuto così e soprattutto ho sempre visto mia madre comportarsi così, ancora oggi che ha 86 anni e si trova in casa di riposo.Sono un TIPO chicory assoluto, fiore che ho messo nella miscela, e per questa mia possessività, bisogno di conferme e di dominio mi sto rigiocando, perché mi aveva già lasciato una volta per questo atteggiamento assolutista e fobico, quello che penso essere l’ uomo della MIa vita.grazie e complimenti per il lavoro che portate avanti.
Beatrice
Cara Manuela, seguire un percorso terapeutico da sola non è semplice per nessuno; se si tratta di resistenza, con un aiuto esterno potresti essere aiutata a superare il blocco momentaneo.
In generale comunquue quando si interrompe la miscela, questa non è più adeguata anche se i rimedi potrebbero essere giusti a livello tipologico, ci potrebbero essere nuovi stati emotivi nuovi che necessitano una revisione della composizione.
Se hai ben indentificato la tua tipologia potresti prendere anche in considerazione di assumere il singolo rimedio in forma monodose, 1 o 2 volte a settimana; lo trovi nella linea Nomabit della Named.
In questo modo penso sia più difficile interrompere, resta il fatto che dovrai gestire eventuali reazioni emotive.
Cari saluti e buona cura con i Fiori! 😉
sara
Salve, io soffro di ansia ipocondriaca e colon irritabile.. quale fiore di bach mi consiglia?
Beatrice
Buonasera Sara, i fiori di Bach lavorano sugli stati emotivi piuttosto che sui i disturbi; bisognerebbe approfondire questa tematiche; sono in parte un po’ più sintomatici i fiori australiani e il rimedio per il colon irritabile è Crowea. Può leggere una articolo che ho scritto tempo fa qui
https://www.curarsiconifiori.it/2017/05/06/spesso-ansia-soffri-gastrite-fiore-australiano-crowea-meglio-degli-ansiolitici/
Valentina
Credo fermamente nelnpotenziale della floriterapia in questo momento vorrei approcciarmi con il mio compagno, per affrontare insieme una terapia di coppia, lui è molto scettico a questonpriposito, anche se ne ha fatto uso e in poco tempo ha risolto alcuni problemi legatibalnsonjo che lo affliggevano da anni.
Quale potrebbe essere il modo migliore per invitarlo a prendere seriamente in considerazione questa ipotesi? Come funziona una terapia di coppia? Grazie
Beatrice
Cara Valentina,
Mi fa piacere che vuoi iniziare ad usare la floriterapia in coppia, i rimedi sono un’ottima risorsa, se necessario insieme ad un percorso psicologico che vi accompagni; in questo caso non è semplice fare da soli, ti consiglio di rivolgerti ad un terapeuta che vi possa supervisionare.
Chiaramente si deve essere d’accordo entrambi; dal momento che il tuo compagno ha già usato i fiori, saprà che non è un grosso sacrificio quello che gli stai chiedendo, puoi provare a proporgli di darvi un tempo (3 mesi?) per vedere come le cose cambiano con l’aiuto delle essenze floreali; andranno definiti i vostri obiettivi (comuni) e affrontate le difficoltà individuali rispetto al raggiungimenti di questi obiettivi in termini di disagi emotivi. Rispetto al tipo di sistema floreale, starei sui rimedi australiani, avendo magari la necessità di vedere dei risultati in tempi brevi, non trascurate però di andare poi a fondo di eventuali difficoltà che possono emergere lungo il cammino.
Speri di averi risposto ai tuoi dubbi, se non è così ricontattami!
Cari saluti
BC
Antonio
Buonasera beatrice, soffro di claustrofobia anche notturna con sogni molto fastidiosi. A parte il remedy rescue di pronto intervento, cosa posso prendere per una cura di fondo? Grazie in anticipo.
Beatrice
Buongiorno Antonio,
Per fare una terapia di fondo e non solamente sintomatica sarebbe necessario approfondire la situazione.
In ogni caso ti segnalo che oltre a Rescue Remedy puoi considerare anche il fiore di Bach Aspen che agisce bene sugli incubi e il californiano St John’s Worth. Puoi far preparare una miscela con 4 gocce di Rescue e 2 di ognuno degli altri fiori.
Cari saluti
BC
Nadia
Buona beatrice,votrei PROVARE i fiori di bacH x la CLAUSTROFÓBIa in AEREO!cosa mi consigli?Sono da prendere giornI previ al volo o anche all occorrenza?grazie
Beatrice
Cara Nadia,
Scusa se ti rispondo solo ora, ma non avevo ricevuto la tua richiesta.
In generale per queste situazioni è indicato Rescue Remedy, il rimedio di emergenza dei fiori di Bach, da prendere a partire da qualche giorno prima del volo (4 gocce, 6 volte al di) e durante.
Tieni anche presente che ci sono anche tecniche psicologiche come Fast Reset che sono molto utili per risolvere alla radice il problema.
Scrivimi in privato per maggiori info.
cari saluti
Beatrice
Athos
Ciao beatrice , vivo sempre i Sintomi fisici dell’ansia ogni qualvolta devo affrontare un impegno che mi “blocca” , ovvero dove non c’è possibilità di muoversi, allontanarsi e come se mi dicessi che non posso fuggire !
Ad esempio dal barbiere, dal dentista od ancora quando sono in fila all’interno della posta o del supermercato , evito pure l’ascensore
e le CODe dEL TRAFFICO cittadino .
ora chiedo gentilmente se potessi indicarmi quale fiore o miscela è più indicata per questa condizione
Grazie
Beatrice
Ciao Athos, premesso che bisognerebbe andara a fondo di questa difficoltà che può essere risolta con un percorso adatto, ti posso indicare a parte Rescue Remedy, la miscela di emergenza dei fiori di Bach da prendere al bisogno, la miscela Fast Calm prodotta da Legren che trovi in farmacia e che agisce in particolar modo sull’ansia. Rescue Remedy invece ha un’azione più specifica sulla paura.
La posologia è 4 gocce 4 volte al giorno in caso di terapia, al bisogno in fase acuta.
Cari saluti
Beatrice
Aurora
Salve. DA due anni e mezzo faccio floriterapia seguita costantemente da un’esperta.
Da quando assumo gli ultimi fiori, wild rose, Willow, gentian…non SO cosa mi sia successo. Sono venute fuori paranoie, paure, ansia e una serie di malesseri che non avevo da tempo. È come se stessi riesumando tutte le paure del passato che tenevo chiuse in un cassetto. Per ora sto prendendo gentian, l’ultimo sarà larch. La mia floriterapista mi dice che stanno uscendo fuori degli Stati profondi e che il mio vero problema sono la rabbia e la bassa autostima. Intanto io sto male, vorrei prendere l’integratore stabilium per calmarmi un po’ ma lei preferirebbe di no anche se mi lascia libera. Ma per paura di compromettere il percorso non prendo Stabilium. Ma sto proprio male. Proprio adesso che eravamo alla fine. Perché?
Beatrice
Cara Aurora,
Può capitare durante l’assunzione dei fiori di Bach che emergano stati emotivi sottostanti; si dice infatti che i fiori di Bach agiscano come strati della cipolla, tolto uno strato ne affiora un altro; in questi casi si dovrebbe trattare lo stato sottostante quindi le emozioni che emergono come la paura, l’ansia etc. Dovresti parlarne con la tua terapeuta.
Se invece si tratta di una condizione passeggera che può capitare all’inizio dell’assunzione dei fiori, quella che in omeopatia viene chiamata “aggravamento terapeutico” che in realtà in floriterapia è piuttosto rara, puoi ridurre la frequenza della miscela ed alternare con il rimedio di emergenza Rescue Remedy; quando le emozioni intense e disturbanti sono passate puoi tornare alla frequenza abituale della tua miscela.
Spero ti sia di aiuto.
Cari saluti
Beatrice
Aurora
Buongiorno e grazie per la risposta. Avevo postato un commento ma non lo trovo più. Lo riscrivo. Come le dicevo, il mio percorso con i fiori di Bach dura ormai da due anni. La mia floriterapista, mi sembra di intuire, non capisca come mai io stia avendo un “aggravamento terapeutico” proprio alla fine, ora che devo fare solo gentian e larch. Intanto io sto malissimo e non so che fare: ossessione, ansia, sonno DISTURBATo, tremori che mi scuotono tutto IL CORPo,CONFUSIONE…. stamattina ero decisa ad andare dal mio medico ma POI, pensando che mi avrebbe prescritto ansiolitici e psicofarmaci e temendo che ciò avrebbe ostacolato il percorso ormai alla fine, ho deciso di non andare più.
Beatrice
Buongiorno Aurora,
Mi spiace molto per il tuo malessere, mi sembrano segnali importanti e da non sottovalutare.
Non posso sapere da cosa siano derivati, è importante approfondire, la bassa autostima non è sufficiente a giustificare questi sintomi.
Cari saluti
Beatrice
Azreal
Io sono partito focalizzando che problemi avessi perché già sto facendo un percorso con psicoterapeuta.
Cerco equilibrio per questo ho scelto CERANTHUS e cerato
Poi per il fatto che metto su una maschera per non mostrare i miei malesseri ho preso agrimony
Invece per il mio continuo ricercare nel passato un qualcosa che non so ho scelto un qualcosa per distaccarmi e ho preso HONEYSUCKLE
Ma l inizierò in settimana perché ho deciso oggi di prenderli e mi sono letta un po’ le tipologie ed ho scelto pensando bene a cosa volessi fare veramente.
Beatrice
Bene, mi sembrano appropriati. (Ceranthus immagino sia Scleranthus)
Buona cura con i Fiori!
StEfania
Salve a tutte ho appena AcquisTato i fiori di bach vorrei sapere se se ne possono assumere diversi tipi in momenti della giornata diversi. Grazie
Beatrice
Ciao Stefania
Non sono al corrente di questa modalità di assunzione.
La modalità tradizionale prevede di preparare una miscela con i rimedi che hai scelto (se hai poca esperienza ti suggerisco di non metterne più di 3 o 4) e poi assumere di questa miscela 4 gocce almeno 4 volte al giorno.
Buona cura con i Fiori
Beatrice
Giulia
Ho acquistato la stock bottle di walnut.
Se la diluisco in una boccetta da 30 ml mettendo brandy, acqua e 2 Gocce del fiore va Bene?
In modo da utilizzarlo almeno per una ventina di giorni
Beatrice
Ciao Giulia scusami ma ho avuto problemi col sito.
Esatta la diluizione, spero Walnut ti sia stato di aiuto!
Cari saluti
Beatrice
Clara Bacceli
Salve, uso da molti anni i fiori di bach, dopo aver provato,con ottimi risultati, rescue remedy e olive suggeriti da un medico psicoterapeuta, per un mio stato di forte stanchezza fisica.
ho frequentato i corsi di primo e secondo livello e uso i fiori per me e per la mia famiglia.
mi rimane più facile consigliare i fiori adatti ad altri, per me stessa vorrei seguire un percorso più completo, ma mi limito ad usarli per problemi temporanei.
mi piacerebbe usare i fiori tipologici adatti a me, però non so in quale ordine usarli. Io sono essenzialmente un tipo WATER violet, con sfumature di centaury, agrimony, larch, mimulus. RITENGO CHE SAREBBE OPPORTUNO USARNE UNO ALLA VOLTA PER ARRIVARE alla fine A CURARE LO STATO TIPOLOGICO PIù IMPORTANTE, LO RITIENE CORRETTO?
Inoltre mi sembra di essere un po’ cambiata da un paio di anni a questa parte e non so più se effettivamente il mio stato water violet sia così importante in questo momento della mia vita.
che cosa mi consiglia?
Beatrice
Buongiorno Chiara,
Sono contenta che abbia apprezzato i fiori di Bach.
Sicuramente prescriverli per sè stessi non è la cosa più semplice; assumere un rimedio alla volta è un buon modo per conoscere i rimedi e verificarne gli effetti però questo non implica in automatico trovare il proprio fiore tipologico.
In determinati momenti potremmo avere bisogno di fiori diversi e quindi questo potrebbe confondere; in generale si possono però identificare delle estensioni del rimedio tipologico per esempio Rock Water può diventare una sfumatura di Water Violet così come Larch di Mimulus.
In ogni caso se ci atteniamo al metodo originale i fiori tipologici sono 12, per esempio Larch non è un fiore tipologico. Inoltre una volta individuato il fiore tipologico si suggerisce di inserirlo sempre nella miscela perchè permette di ritrovare l’equilibrio più velocemente.
Se vuole approfondire le estensioni dei fiori tipologici può leggere Kramer dove parla delle triadi, oppure meglio Orozco sulla diagnosi differenziale e sugli aspetti condivisi.
Spero di esserle stata di aiuto
Cari saluti
BC
Cari saluti