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3 rimedi naturali per la GIOIA

3 rimedi naturali per la GIOIA

Tra gli effetti collaterali della difficile situazione che stiamo vivendo, l’aumento dei casi di depressione è una delle conseguenze principali.

Molte persone mi contattano perché non si sentono più bene come al solito, stanno passando troppi mesi dall’inizio dell’emergenza, non se ne veda ancora la fine, ci sono difficoltà economiche e talvolta anche familiari, l’isolamento forzato, il lavoro e la scuola a distanza, la paura di contagiarsi, sono tutti fattori che mettono a dura prova l’equilibrio del nostro sistema nervoso.

Appellarsi alla resilienza, oppure fare finta di niente quando in realtà ci sente vulnerabili e fragili non è funzionale al nostro benessere e alla nostra sopravvivenza.

Non siamo nati per vivere isolati e per fronteggiare uno stato di emergenza a tempo indeterminato.

Da sempre, noi psicologi, di fronte ad un momento di difficoltà, ad un’emozione negativa, ribadiamo che la prima cosa da fare è prendere atto della situazione e delle emozioni che si stanno provando, concedergli spazio.

Può sembrare controintuitivo ma negare il proprio sentire, anche se allo scopo di non arrendersi e andare avanti, in realtà serve solamente a peggiorare la situazione nel tempo.

Le emozioni negate ritornano comunque e di solito con maggiore intensità.

In questo momento sono particolarmente a rischio di sviluppare sintomi depressivi, gli adolescenti, le persone sopra i 75 anni, i familiari di chi ha perso un proprio caro e chi è venuto in contatto col virus. Tra questi ultimi, il 32% sviluppa sintomi depressivi, un’incidenza fino a cinque volte più alta rispetto alla popolazione generale.

Tristezza e depressione

Tra tristezza e depressione c’è una differenza abissale!

La tristezza è un’emozione primaria come, la gioia, la rabbia, la paura, la sopresa, fa parte del nostro patrimonio biologico.

La depressione invece è una malattia i cui esiti possono essere molto gravi sino ad arrivare al suicidio. E’ la seconda causa di morte nel mondo per i giovani di età tra i 15 e 29 anni. Per questo motivo è classificata tra le 20 malattie fatali per l’essere umano.

Ti scrivo questi dati non per spaventarti, ma per renderti consapevole dell’entità del problema e anche per sottolineare che, nonostante la gravità della malattia, la depressione è tra i disturbi mentali più curabili.

Tra l’80 e il 90% delle persone depresse risponde bene al trattamento farmacologico e psicoterapeutico (APA, 2010).

Questo significa che quando si hanno sintomi depressivi è importante rivolgersi ad un medico, il professionista più indicato è lo psichiatra (il neuropsichiatra infantile per i bambini e i ragazzi fino a 18 anni) che può valutare la gravità della situazione e la necessità di prescrivere dei farmaci e, contemporaneamente, avvalersi di uno psicoterapeuta che può essere un medico o uno psicologo con formazione specifica, che può impostare un percorso di cura.

Come capire quando preoccuparsi?

Quando qualcosa non va come desiderato, quando qualcuno ci fa soffrire è normale sentirsi tristi e anche un po’ scarichi e demotivati.

La funzione della tristezza, da un punto di vista biologico, è quella di rallentare, di arrenderci, di non stare ad inseguire quello che è andato perduto, di accettare che le cose non sono più come prima.

in pratica l’emozione della tristezza ci invita a:

1. Arrenderci all’evidenza, alle cose come stanno, alla realtà così com’è, anche se non è come ci sarebbe piaciuto che fosse.

2. A non cercare di recuperare quanto è stato perduto perché sarebbe uno spreco di energie e a noi le energie servono!

3. A fare tesoro di quanto ci è successo, rimboccarci le maniche e andare avanti!

Quando le cose seguono questo percorso, che ci senta tristi per un’ora, un giorno, una settimana va tutto bene, è normale e fisiologico; il problema è quando passano le settimane e ci si continua ad illudere, non si ha più voglia di fare niente o, al contrario, si fa finta di niente.

La differenza tra un normale stato di tristezza e l’inizio della depressione è un problema di durata, intensità, frequenza dei sintomi.

Si parla di depressione quando c’è una situazione pervasiva che comincia ad avere delle conseguenze negative su diversi ambiti della nostra vita, quando incide sulle prestazioni scolastiche o lavorative, quando compromette le relazioni sociali, quando la durata delle manifestazioni di tristezza e di tutti i sintomi ad essa collegati persiste per un lungo tempo, più di due mesi; quando ci sono delle alterazioni nella propria capacità di pensare e si hanno delle ripercussioni anche livello fisico: si dormirebbe troppo oppure non si riesce a dormire per nulla, si perde o si accumula peso.

Se il medico e lo psicoterapeuta sono indispensabili nei casi in cui la sofferenza sia importante, nei casi di tristezza meno pervasiva e di disturbi lievi è possibile ricorrere a degli aiuti naturali.

Rimedi naturali per la tristezza

I rimedi naturali di cui ti parlo li ho utilizzati spesso, alternati o combinati tra loro, con ottimi risultati.

Fiori di Bach

I fiori di Bach, nati per riequilibrare gli stati emotivi disamonici, sono la prima soluzione a cui pensare quando ci si sente giù.

I rimedi più noti da utilizzare in caso di tristezza sono:

Il fiore di Bach Gentian

Tradizionalmente viene consigliato di utilizzare questo rimedio per la “depressione” da causa conosciuta, mentre il successivo rimedio, Mustard, sarebbe indicato per la “depressione” da causa sconosciuta.

Tuttavia, secondo gli approcci più recenti, non si deve considerare come parametro la causa ma l’intensità della tristezza.

Gentian quindi è indicato in tutti i casi di tristezza lieve, di svogliatezza, di scoraggiamento di fronte alle difficoltà.

Non dimenticare che Gentian è anche un fiore tipologico, quindi utile per tutte le persone che tendono ad essere sempre un po’ pessimiste e scettiche.

Gentian è utile anche quando cessa il miglioramento durante una cura e la reazione della persona è: ecco lo sapevo che non avrebbe funzionato!

L‘affermazione positiva di questo fiore di Bach è:

Alimento in me la fiducia nella vita e proseguo, superando ogni ostacolo

Il fiore di Bach Mustard

Il fiore di Bach Mustard, la senape, va utilizzato nel caso di una tristezza più importante che potrebbe avere anche un’origine non immediatamente percepibile.

Bach scriveva:

Quelli che sono soggetti a periodi di tristezza o persino di disperazione, come se una nube fredda e oscura li offuscasse nascondendo loro la luce e la gioia della vita. Potrebbe non essere possibile fornire alcuna ragione o spiegazione di tali attacchi. Tali condizioni rendono quasi impossibile apparire felici o allegri.

E’ importante tenere presente Mustard anche per quelle persone che provano un senso di nostalgia di qualcosa che si è perso ed è difficile da spiegare. Per esempio, nei momenti di transizione: dalla fanciullezza all’adolescenza, oppure dalla fertilità alla menopausa, il passaggio alla maternità, oppure dalla vita lavorativa alla pensione.

L’affermazione positiva di questo fiore di Bach è:

Disperdo le nubi della tristezza e ritrovo la luce

I fiori di Bach Gentian e Mustard non vanno usati da soli ma devono far parte di una miscela personale formulata allo scopo di riequilibrare anche gli altri aspetti individuali che si possono accompagnare alla tristezza, come la nostalgia, la mancanza di energia, il risentimento, la paura, ecc.

L’intenzione che deve guidare la formulazione della miscela è sempre quello di cercare di identificare la causa del problema e di non considerare solamente il sintomo.

Se hai necessità di una consulenza per formulare la tua miscela, scrivimi: info@curarsiconifiori.it

Sali di Schussler

I Sali di Schussler sono stati messi a punto nel 1923 da un omeopata tedesco, Wilhelm Heinrich Schüssler.

Sono dei rimedi economici, classificati come integratori, non hanno effetti collaterali e sono molto indicati in età pediatrica.

Secondo il medico tedesco alcuni disturbi fisiologici sono connessi a una mancanza di sali minerali nelle cellule dell’organismo.

Non c’è osso senza calcio, sangue senza ferro, cartilagine senza silice, saliva senza cloruro di sodio

Stimolando l’organismo con l’apporto di piccole dosi di queste sostanze biochimiche, le cellule possono ripristinare la loro struttura e funzionalità.

Il dottor Schüssler, partendo da questa premessa, sviluppò la “terapia biochimica”, secondo cui certe malattie sono curabili attraverso l’assunzione di determinati sali minerali. L’omeopata tedesco ne individuò dodici dall’analisi delle ceneri degli organismi umani.

Kalium Phosphoricum

Il fosfato di potassio viene definito il “sale della vita” perché è fondamentale per l’equilibrio delle cellule cerebrali e nervose, del sangue e dei muscoli.

Qualsiasi squilibrio a carico del sistema nervoso e del cuore richiede la somministrazione di Kalium Phosphoricum.

E’ indicato in caso di astenia fisica o psichica fino alla depressione.

Nei bambini trova indicazione nei casi di ansia, fobia, angoscia, tristezza, pavor notturno.

La posologia è di 4 granuli orosolubili per 3 volte al giorno, direttamente sulla lingua.

Nei bambini la dose è dimezzata.

La durata della terapia è di circa 2-3 mesi.

Si acquistano in farmacia.

Oligoelementi

Utilizzo spesso questi prodotti naturali per sostenere l’organismo e stimolare le sue capacità di guarigione in tutte le fasce di età.

L’oligoelemento più interessante nel caso di depressione è il Litio oligoelemento.

Sottolineo la parola oligoelemento perché questo minerale viene utilizzato anche in psichiatria proprio per trattare la depressione. Benché la sostanza sia la stessa, non si tratta ovviamente della stessa preparazione!

Il Litio in dosi ponderali è un farmaco che deve essere prescritto da un medico e la sua assunzione va monitorata nel tempo per non creare danni all’organismo.

Il Litio oligoelemento invece non ha effetti collaterali, si acquista in farmacia senza ricetta medica.

Litio oligoelemento

In generale la funzione degli oligoelementi è quella di attivare ed accelerare tutte le reazioni chimico-biologiche dell’organismo.

Il Litio oligoelemento è utile per migliorare il tono dell’umore e grazie all’azione regolatrice sulla membrana cellulare nervosa, esercita un effetto rilassante a livello cerebrale.

E’ indicato anche per nervosismo, irritabilità e ansia in evoluzione verso uno stato depressivo.

La dose standard è di 1 fiala per via sublinguale, due o tre volte al giorno.

Prima di ingerire, il liquido va trattenuto sotto la lingua almeno per un minuto. La somministrazione orale deve avvenire a digiuno (lontano dai pasti), meglio se la mattina.

Il Litio in dosi catalitiche non richiede controlli della litiemia e può essere assunto anche in presenza di insufficienza cardiaca e/o renale.

L’unica precauzione è che non deve essere utilizzato in caso di precedenti reazioni allergiche ad uno dei componenti della soluzione.

La durata del trattamento deve essere prolungata, dell’ordine di 2-3 mesi per riequilibrare i complessi processi metabolici dell’organismo.

In conclusione

Quelli che ti ho riportato sono solo alcuni dei rimedi che la naturopatia ha a disposizione per trattare la tristezza, il mio consiglio è di non aspettare di arrivare ad una condizione di forte sofferenza prima di correre ai ripari perché in quel caso l’assunzione di farmaci sarà indispensabile.

E’ possibile affrontare la tristezza, prima, in modo naturale e senza reprimerla.

Grazie per condividere questo articolo se ti è piaciuto e se pensi che possa essere di aiuto a qualcuno!

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