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Liberati dalle emozioni negative con il Fast Reset®

Liberati dalle emozioni negative con il Fast Reset®

Ti è mai capitato di essere in preda di un’emozione più forte di te?

Una rabbia o un risentimento che non riesci a superare nei confronti di qualcuno.

Un pensiero o un’immagine disturbanti che continuano a ripresentarsi alla tua mente indipendentemente dalla tua volontà.

Una brutta esperienza che hai vissuto tanti tempo fa e che ti condiziona come fosse successa ieri.

Una piccola o grande paura che ti blocca in quello che desideri fare.

C’è chi non guida l’auto per timore degli altri automobilisti o di fare un incidente, c’è chi non viaggia mai in aereo, oppure non prende la metropolitana e fa sempre le scale a piedi.

C’è chi ha paura dei serpenti o dei cani o degli uccelli.

C’è chi non esce di casa perché teme di sentirsi male, di svenire ed è infastidito dalla gente e dal rumore.

C’è chi non riesce a rinunciare ai dolci, alle patatine o alle sigarette, anche se sa che fanno male.

Come mai?

Spesso sembra che dentro di noi ci sia una forza molto più potente della nostra volontà che ci fa fare cose che non vorremmo e di cui siamo consapevoli che ci fanno male o che limitano la nostra libertà.

Non c’è niente di misterioso in tutto ciò e niente che “non funzioni”!

L’origine biologica delle emozioni

L’apparente supremazia della nostra componente emozionale trova la sua ragione d’essere nella biologia.

Le emozioni sono il prodotto di un processo antico quanto la vita sulla Terra. Sono azioni e comportamenti innati, comuni a tutti gli essere viventi, che hanno la funzione di farci reagire nel modo più utile per prolungare la nostra esistenza.

Ogni emozione, infatti, predispone l’organismo a una specifica azione, indirizzata ad aumentare le probabilità di sopravvivenza del singolo o della specie.

La paura

Per esempio, la paura interviene in presenza di un evento riconosciuto dall’organismo come potenzialmente minaccioso o dannoso. Non è necessario che a riconoscerlo come tale sia la parte cosciente del cervello; è sufficiente che l’evento in questione sia stato classificato in precedenza tra quelli che assomigliano a un evento pauroso perché la componente più arcaica (e anche più automatica e veloce) del nostro sistema nervoso si attivi.

Senza che noi lo vogliamo o lo scegliamo. Ci accade e basta.

La maggior parte degli esseri viventi non deve imparare come reagire, come comportarsi, lo sa già, è scritto nel suo DNA: cosa mangiare, quali pericoli evitare, quando e con chi accoppiarsi.

Noi, come esseri umani, invece siamo molto meno “programmati” delle altre specie: abbiamo alcune reazioni di base innate, ma altre le apprendiamo attraverso l’esperienza.

Il condizionamento

Nasciamo più “ignoranti” ma anche più creativi. Questo significa che possiamo anche restare condizionati da esperienze negative; l’esempio che faccio sempre è la fobia del cane, una bambino che è stato morsicato impara che il il cane è un animale pericoloso, associa dunque pericolo=cane e, se questa prima esperienza negativa non è seguita subito da esperienze positive, risponderà con una reazione emotiva di paura tutte le volte che incontrerà un cane, anche quando sarà grande e anche quando il cane non avrà niente di minaccioso, e questa paura sarà più forte di lui.

La componente automatica del cervello agisce appunto in modo ultrarapido e cerca sempre di metterci in salvo. Ma, allo stesso tempo, talvolta può rivelarsi un male, se ci «obbliga» a un comportamento che è nato come salvaguardia, ma che alla lunga diventa un’abitudine dannosa o inadeguata alle reali circostanze e alla valutazione che potremmo dare se fossimo completamente padroni di noi stessi.

Cervello emotivo vs cervello creativo

Il cervello emotivo, in sostanza, applica le regole della sopravvivenza, usando dei binari molto ben collaudati a questo fine, ma anche molto rigidi e ripetitivi, frutto delle nostre esperienze passate.

Il cervello creativo, invece, è interessato a creare il nostro benessere e a portarci verso i nostri obiettivi personali. È in grado di trovare e applicare nuove strategie anche per risolvere vecchi problemi, ma per funzionare ha bisogno di dati oggettivi e, soprattutto, di non avere eccessive interferenze da parte dei sistemi di sopravvivenza.

La capacità di scegliere, programmare e modificare il comportamento standard non appartiene alla componente ancestrale del nostro cervello, ma quella più evoluta, personale, creativa e lungimirante capace di fare nuove associazioni e ragionamenti.

Quest’ultima, però, non appena è partita la risposta di sopravvivenza (cioè l’emozione) viene quasi sempre messa da parte. Studi risonanza magnetica funzionale dell’encefalo hanno mostrate che, quando un’emozione significativa è in corso, il sangue defluisce dalla componente evoluta del cervello, la corteccia prefrontale, ai nuclei profondi deputati a governare la componente istintiva.

Ecco perché è ben difficile essere razionali e comprendere le conseguenze di una nostra azione mentre siamo preda di un’emozione.

Tornare al timone

E’ possibile, quando serve, recuperare il timone della nostra vita e delle nostre scelte alla componente razionale creativa del cervello senza dover sempre involontariamente ricadere in comportamenti dettati da vecchi traumi o convinzioni e senza che debbano passare mesi anni per farlo?

Certamente sì.

Per fortuna, al giorno d’oggi, le tecniche per ottenere questo non mancano.

Una delle più rapide ed efficaci, che utilizzo da diversi anni, si chiama Fast Reset® e può essere usata sia nell’auto-aiuto sia all’interno di una psicoterapia, un percorso di counseling un’altra relazione d’aiuto.

In cosa consiste il FAST RESET®?

Per permettere alla componente raziocinante del cervello di proporre una strategia più evoluta e creativa, risolvendo immediatamente l’emozione che ti sta obbligando in un comportamento automatico, questa tecnica utilizza pochi semplici mosse.

La procedura

1. Per prima cosa bisogna riattivare almeno un po’ dell’emozione che ti disturba, per esempio attraverso ricordo di un particolare episodio che ti ha disturbato.

2. Una volta messa fuoco l’emozione principale è importante che tu sia consapevole di quale azione auto-protettiva quella stessa emozione vorrebbe farti compiere (al di là che tale azione sia possibile e sensata in quella circostanza). Questo consente alla tua componente cosciente e razionale di essere messa al corrente di quanto sta combinando il cervello emozionale e di riconoscerlo cioè di integrarlo. In pratica componiamo insieme delle frasi che servono a fornire alla tua consapevolezza tutte le informazioni del caso.

3. Subito dopo, come si chiede al computer di far partire un programma “pesante”, si chiede improvvisamente al cervello di “accendere” una grande parte della sua superficie, molto densa di neuroni. Per  ottenere questa “accensione” si usa semplicemente spostare la propria attenzione sulle zone più evolute del corpo umano per esempio le mani governate da moltissimi neuroni. Questa rapida attivazione riesce a sottrarre energia alla componente emozionale in atto, e la mette a disposizione, nel giro di pochi secondi, alla componente più evoluta razionale, ora in grado di modificare la valutazione di quanto ti stava accadendo. Chiamiamo shift dell’attenzione questo passaggio.

Fuori dagli automatismi

Da quel momento, non dovendo più dipendere o essere sovrastata dalle istanze automatiche e istintive della componente biologica di sopravvivenza (quel è più forte di me, insomma) la risposta comportamentale sarà subito ricondotta alle tue attuali concrete e personali capacità di trovare nuove soluzioni.

Il risultato è che quella situazione non avrà più lo stesso effetto su di te e anche la tua emozione rispetto all’oggetto o alla persona che ti dava disturbo sarà cambiata spesso in via definitiva.

Per quali problematiche si utilizza?

Questa tecnica si è rivelata utile:

  • nelle fobie
  • nei disturbi post-traumatici e negli esiti di traumi
  • nell’ansia, in tutte le sue forme
  • in caso di lutti
  • in presenza di emozioni e sentimenti disturbanti di ogni genere
  • nelle dipendenze ed abitudini nocive
  • nei problemi di autostima
  • nelle conflittualità in ambito relazionale
  • nei disordini alimentari
  • in presenza di convinzioni auto-sabotanti

In aggiunta, Fast Reset® è molto efficace nella cosiddetta sindrome di Calimero: paura o timore di non valere o fare mai abbastanza per andare bene; sensazione di dover sempre dimostrare il tuo valore; non essere mai sufficientemente ascoltata, amata, apprezzata; rabbia per qualcosa che ti hanno tolto o non ti hanno mai dato; rabbia per non aver potuto diventare la persona che volevi essere e realizzare ciò che avei nell’animo.

Può essere usata da sola od associata ad altre tecniche psicologiche e fisiche di riequilibrio energetico ed emozionale; in molti casi può essere appresa anche come efficace auto-aiuto nelle difficoltà della vita quotidiana.

E’ adatta anche ai bambini?

Si Fast Reset® è una tecnica che si può usare anche con i più piccoli ai partire dai 5 anni perché richiede un minimo di competenza cognitiva.

E’ molto efficace in tutti i casi di fobie, paure irrazionali e per i bambini che hanno vissuto esperienze traumatiche.

Quel senso di ansia e insicurezza sul lavoro

Ecco l’esempio di un’applicazione pratica: Ansia e insicurezza sul lavoro e di integrazione tra Fast Reset® e Floriterapia: La fobia dei luoghi chiusi

Provare dal vivo il Fast Reset® è molto più semplice che cercare di comprenderlo!

A chi rivolgersi

Se sei interessata a questa tecnica e vuoi applicarla da sola, per conto tuo, ti consiglio di iniziare leggendo uno dei libri dalla dott.ssa Parisi.

Per iniziare La soluzione Fast Reset, per approfondire Guarisci il tuo passato, cambia il tuo futuro.

Per un problema radicato nel tempo è sempre meglio farsi accompagnare da un operatore.

Se vuoi lavorare con me sono disponibile sia in studio che online tramite video colloquio, oppure puoi trovare gli operatori abilitati della tua zona sul sito www.fastreset.it

Bibliografia

Parisi, Maria Grazia. La soluzione Fast Reset®, L’altra medicina, Anno IV, numero 36/2014

Parisi, Maria Grazia (2014). Dimagrire con il FastReset® – Sperling Tips: Il metodo rapido che ti libera per sempre dalla fame emotiva (Italian Edition) . SPERLING & KUPFER.

Parisi, Maria Grazia (2014). La soluzione FastReset®: Il metodo rapido per gestire il cervello emotivo e superare ansie, paure e conflitti nelle relazioni, nello studio e nel lavoro (Italian Edition) . SPERLING & KUPFER.

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