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Quali fiori di Bach per stare meglio dopo tre anni di pandemia

Quali fiori di Bach per stare meglio dopo tre anni di pandemia

Dai miei clienti e pazienti, ascolto spesso queste frasi:

  • Ma perché non sto bene come prima?
  • Sono sempre stanca e svogliata!
  • Ho perso l’equilibrio
  • Basta un niente e mi viene l’ansia!
  • Non ho voglia di fare niente…
  • E se succede questo….?

Purtroppo anche se sta arrivando l’estate e le restrizioni sono diminuite, 3 anni di pandemia hanno lasciato il segno non solo a livello fisico ma soprattutto a livello psicologico e anche sulle persone che, apparentemente, hanno vissuto bene questo periodo.

Diversi studi hanno documentato come la pandemia abbia avuto un significativo impatto psicologico, determinando un incremento della sofferenza, un peggioramento della qualità di vita, dei rapporti affettivi e interpersonali, sia nella popolazione clinica che in quella generale, (Femia et al., 2020; Wang et al., 2020; Qiu et al., 2020; Cullen et al., 2020; Giallonardo et al., 2020).

Da un lato c’è che cerca di minimizzare o negare la sofferenza psicologica, dall’altro c’è chi vive costantemente in allarme: siamo stanchi, demoralizzati, sempre pronti a controllare i possibili sintomi, si tende ad evitare le interazioni sociali, oppure ci si monitora costantemente dopo avere frequentato “situazioni a rischio”.

Si fa molta fatica a riprendere una vita normale, il Covid-19 ha sollecitato la nostra vulnerabilità in modo trasversale.

In alcuni casi si sono verificate delle vere e proprie emergenze psicologiche che necessitano di un intervento a più livelli, in altri casi la sofferenza è più lieve e i fiori di Bach possono essere una risorsa.

Quali fiori di Bach utilizzare?

Per capire quali fiori di Bach scegliere, è importante che osservi l’impatto che la pandemia ha avuto e ha su di te e i disagi che senti in questo momento.

In questa breve carrellata, ti fornisco alcuni spunti di riflessione e i fiori di Bach più utili.

#1 Trauma

Il primo rimedio di Bach che ti consiglio è Star of Bethlehem, il rimedio del trauma.

Per trauma psicologico si intende qualsiasi evento che una persona recepisce come estremamente stressante. Può trattarsi di una minaccia all’integrità fisica, propria o di altri, o all’identità psicologica. Questi eventi producono reazioni emotive e corporee importanti, che non sempre il cervello riesce ad elaborare perché sono inaspettate.

L’esperienza della pandemia ha colpito tutti in modo traumatico.

Alcune persone hanno perso dei familiari, altre hanno subito dei danni dovuti alla malattia o al vaccino, altre hanno subito la pressione mediatica, altre hanno perso il lavoro, rischiano di perderlo o sono stati sospesi.

A livelli diversi, ognuno di noi ha subito degli eventi molto stressanti al di fuori della propria volontà.

Star of Bethlehem è indicato per ogni tipo di trauma: fisico, psichico, energetico; è considerato una specie di silicone floreale che ha il compito di saldare tutte le connessioni interrotte.

E’ un rimedio che va preso per lungo tempo, almeno 3 mesi e non è esagerato prescriverlo 5-6 volte al giorno.

Non va utilizzato da solo perché è un rimedio generico rispetto al trauma, quindi va assunto insieme ai rimedi che riequilibrano gli stati emozionali abbinato all’evento traumatico; per esempio, insieme a Rock Rose se c’è stato panico, oppure Honeysuckle per la rottura di una relazione sentimentale etc.

#2 Scoraggiamento

A 3 mesi dalle dimissioni, circa un terzo dei pazienti ricoverati per forme gravi di Covid-19 continua a soffrire di disturbi psicopatologici.

La depressione, in particolare, è quella che persiste maggiormente nel tempo e la sua gravità èstrettamente legata all’intensità dello stato infiammatorio sistemico che segue le forme gravi di Covid-19, anche per mesi dopo la guarigione. 

Nei casi più lievi i fiori di Bach possono essere una buona risorsa.

I due rimedi più noti per migliorare i tono dell’umore sono Gentian e Mustard.

Tradizionalmente viene consigliato Gentian per la “depressione” da causa conosciuta, mentre Mustard, sarebbe indicato per la “depressione” da causa sconosciuta.

Tuttavia, secondo gli approcci più recenti, non si deve considerare come parametro la causa ma l’intensità della tristezza.

Gentian quindi è indicato in tutti i casi di tristezza lieve, di svogliatezza, di scoraggiamento di fronte alle difficoltà.

Non dimenticare che Gentian è anche un fiore tipologico, quindi appropriato per tutte le persone che tendono ad essere sempre un po’ pessimiste e scettiche.

Gentian è utile anche quando cessa il miglioramento durante una cura e la reazione della persona è: ecco lo sapevo che non avrebbe funzionato!

Il fiore di Bach Mustard, la senape, va utilizzato, invece, nel caso di una tristezza più importante che potrebbe avere anche un’origine non immediatamente percepibile.

Bach scriveva:

Quelli che sono soggetti a periodi di tristezza o persino di disperazione, come se una nube fredda e oscura li offuscasse nascondendo loro la luce e la gioia della vita. Potrebbe non essere possibile fornire alcuna ragione o spiegazione di tali attacchi. Tali condizioni rendono quasi impossibile apparire felici o allegri.

E’ importante tenere presente Mustard anche per quelle persone che provano un senso di nostalgia di qualcosa che si è perso ed è difficile da spiegare. Per esempio, nostalgia della propria vita prima della pandemia.

#3 Paura

L’emozione della paura è la reazione naturale dell’organismo di fronte ad un imminente pericolo o ad una minaccia. Come tutte le emozioni, dovrebbe avere un andamento preciso: si attiva, ha un picco, poi decresce e si esaurisce.

Talvolta, però, succede che la paura resti attiva; potrebbe essere perché il pericolo non è ancora cessato, oppure perché la persona è rimasta traumatizzata dagli eventi negativi e basta una situazione solamente simile per riattivare automaticamente una reazione di paura, oppure perché ci si inizia a focalizzare esclusivamente su ciò che si teme. Si sviluppa, col tempo, un tipo di pensiero negativistico verso se stessi e il mondo circostante, percepito come fonte di minacce sempre possibili.

Nella paura che si attiva in modo automatico va risolto il trauma che ne è alla base, i fiori di Bach sono utili ma ci sono anche tecniche psicologiche specifiche come EMDR e Fast Reset che hanno un effetto più rapido. Se vuoi saperne di più su Fast Reset e come lo utilizzo, puoi leggere questo articolo.

Nel secondo caso si possono usare i fiori di Bach che trattano direttamente l’emozione della paura.

Rock Rose è per la paura nella sua forma più acuta che può prendere la forma del panico.

E’ stato il primo rimedio di emergenza scoperto da Edward Bach che poi ha messo a punto la formula Rescue Remedy di cui anche Rock Rose fa parte.

Mimulus tratta, invece, una paura diventata cronica, una paura di tipo concreto come la paura di prendere un aereo, un ascensore, la paura degli insetti e ovviamente anche la paura del contagio, la paura del Covid-19, la paura della morte.

Quando però la paura diventa vera e propria angoscia, il rimedio più indicato è Sweet Chestnut.

Bach definisce questo stato la “notte buia dell’anima”, uno stato di sofferenza estrema.

Collegata alla paura ma meno primordiale c’è anche l’ansia, una reazione di allarme prolungato che logora l’organismo e lo predispone ad affrontare un pericolo anche quando questo pericolo non c’è o è molto minore di quello percepito. Una coppia di fiori di Bach utili a trattare l’ansia è White Chestnut+Impatiens.

Il primo fiore di Bach è utile per eliminare le preoccupazioni e placare la mente; infatti il meccanismo che genera l’ansia è di tipo cognitivo. Il secondo fiore di Bach lavora a livello maggiormente corporeo e aiuta a rallentare e a rilassare.

4# Stanchezza e apatia

La stanchezza prolungata è uno dei sintomi più frequenti del Long Covid.

Ci sono ottimi integratori per recuperare le energie che sono la soluzione più indicata, ma anche i fiori di Bach sono efficaci, magari in aggiunta.

I rimedi più utili sono Olive, per la stanchezza psicofisica, e Hornbeam per la stanchezza mentale e la mancanza di motivazione .

Ho inserito in questo gruppo anche Wild Rose che tratta l’apatia che spesso si accompagna ai sentimenti di tristezza e depressione; lo stato Wild Rose è uno stato piuttosto grave di rassegnazione e di passività estreme. E’ utile per chi si è arreso alle avversità senza lottare.

Chi invece ha lottato e ora ha perso le speranze, troverà maggior giovamento in Gorse.

Spero che questa breve carrellata di fiori di Bach ti possa essere utile per ripartire e stare meglio, se hai difficoltà a fare da sola, oppure se la situazione non è lieve contattami per una consulenza privata.

Il colloquio informativo è gratuito, poi sarò lieta di aiutarti se potrò fare qualcosa per te!

Grazie per condividere questo articolo se ti è piaciuto e se pensi che possa essere di aiuto a qualcuno!

Foto: Healing Herbs

Bibliografia

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