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Il primo passo per liberarsi dall’ansia

Il primo passo per liberarsi dall’ansia

E se poi succede qualcosa di brutto? E se mi sbagliassi? E SE succede questo, E SE succede quello…

Quanto ti sono familiari questi pensieri?

Talvolta preoccuparsi è utile, ma arrovellarsi in continuazione, pensando sempre al peggio, non fa che alimentare l’ansia, uno dei disturbi più diffusianche nell’infanzia.

Le persone che si preoccupano di continuo non solo vivono in uno stato di perenne inquietudine ma spesso hanno anche difficoltà a dormire, sono irritabili, tese e stanche, hanno disturbi della digestione, una sudorazione eccessiva e praticamente sono nervose per gran parte del tempo. Per loro è difficile rilassarsi. Non c’è quindi da stupirsi che abbiamo anche un umore depresso o abbiano disturbi fisici come la sindrome del colon irritabile.

Come risolvere il problema?

Il primo passo per cambiare questa modalità di pensiero e superare l’ansia non è quello di cercare di smettere di preoccuparti perché se hai questa difficoltà non ci riuscirai mai, ma di preoccuparti in modo più efficace.

In pratica devi stabilire quando serve preoccuparti e quando no e per farlo devi capire se la tua preoccupazione è utile.

Quando una preoccupazione è utile?

1. Una preoccupazione è utile innanzitutto se è si tratta di un problema fondato o realistico.

Per esempio, preoccuparti di avere pagato o meno l’assicurazione della macchina è un problema realistico; preoccuparti che appena arrivate in vacanza c’è un cecchino pronto a spararti, oppure che la nave affonda, sarebbe piuttosto improbabile.

2. Stabilisci se si tratta di problema per il quale si può fare qualcosa subito, o nel giro di pochissimo tempo.

Per esempio, se temi di non aver pagato l’assicurazione della macchina puoi verificare subito se lo hai fatto o meno e nel caso provvedere al pagamento.

Ma se sei su una nave o su un aereo e temi che la nave affondi o l’areo cada, c’è qualcosa che puoi fare per risolvere questa preoccupazione?

Direi di no, ed evitare di prendere lanave o l’aereonon è una soluzione; l’evitamento, infatti, è uno dei altri meccanismi che mantengono e cronicizzano l’ansia.

Quindi, tieni presente che le preoccupazioni utili sono quelle che diventano soluzioni utili quasi subito.

La prossima volta che sei in preda ad una preoccupazione fatti allora la domanda:

“C’è qualcosa che posso fare subito?

Ha senso preoccuparti solo se puoi fare qualcosa nell’immediato per risolvere il problema.

In questo modo smetterai di concentrare la tua attenzione e le tue energie su un futuro lontano e comincerai a vivere nel presente; riuscire a stare nel “qui e ora” è la strategia che risolve l’ansia anche se non è facile.

3. Passa rapidamente dal preoccuparti per un problema, alla ricerca di una soluzione.

Una sana inquietudine porta rapidamente all’azione, un’azione accettabile ragionevole.

Immagina per esempio di essere preoccupata per la tua situazione economica.

In primo luogo devi definire il problema; per esempio, potresti giungere alla conclusione che il tuo problema sia: ”Spendo più di quanto guadagno”.

Il primo problema da risolvere diventa quindi: approfondire le tue entrate e uscite, potresti poi analizzarle e stabilire se ci sono delle spese che possono essere tagliate, potresti scoprire che non c’era nulla di cui preoccuparsi ma che forse l’unica cosa di cui avevi bisogno era una serie di informazioni seguite da un piano di azione.

Spesso ci si continua a preoccupare dei problemi senza concentrarsi sulle azioni che si possono compiere subito per affrontare il problema; invece concentrarsi su un’azione concreta immediata riduce l’inquietudine.

Per concludere

Preoccuparsi in modo efficace è il primo passo per superare l’ansia.

Se soffri di questo disturbo contattami per capire insieme come possiamo proseguire per risolvere il tuo problema.

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