
Se il ben-essere diventa bell-essere…

Da tempo siamo bombardati da messaggi di prodotti salutari e app su programmi di allenamento che promettono risultati strabilianti magari abbinati anche a piani nutrizionali iperproteici; il tutto corredato di immagini di ragazzi e ragazzi con addominali scolpiti e gambe atletiche.
E’ un fenomeno in allarmante crescita e che riguarda soprattutto la fascia di età tra i 25 ai 35 anni, seguita da quella tra i 18 e i 24, ma non manca una crescente fetta di persone più adulte, anche over 40, che inconsapevoli del tempo che passa, fanno di tutto per mantenersi giovani e in forma.
Purtroppo dietro l’attenzione ossessiva per la forma fisica, il tono muscolare e il mangiare sano, si possono nascondere due nuove tipologie di disturbi alimentari sempre più diffusi anche nella popolazione maschile.
Si tratta della vigoressia (chiamata anche “bigoressia” dall’inglese big, grande) e l’ortoressia (o “mangiare corretto”).
La vigoressia si esprime con una dipendenza ossessiva dall’esercizio fisico a causa di una eccessiva preoccupazione eccessiva per il proprio aspetto, con attenzione particolare ai muscoli, aspirando alla perfezione. Può accompagnarsi a diete iperproteiche e all’uso di farmaci e anabolizzanti.
L’ortoressia invece è caratterizzata dell’ossessione del “mangiar sano”, dalla ricerca spasmodica del “cibo giusto”, genuino e naturale che impegna la maggior parte della giornata.
Entrambi questi disturbi oggi sono in allarmante aumento e sottostimati; difficilmente portano dallo specialista perché rinforzati dalla nostra società basata sull’immagine piuttosto che sulla salute. Ecco allora che si confonde il concetto di “ben-essere” con quello di “bell-essere” per seguire più il culto dell’apparire che dell’essere.
Quando preoccuparsi?


Le persone che non soffrono di un disturbo alimentare trovano gratificanti diverse aree della propria vita e si impegnano in più attività.
Chi invece ha un atteggiamento non sano rispetto alla forma fisica e all’alimentazione spende gran parte della propria giornata dedicandosi a queste aree e se, per caso qualche volta non può allenarsi, oppure mangiare in maniera corretta, si sente in colpa o diventa di cattivo umore.
E tu, quanto tempo dedichi alla forma fisica e all’alimentazione?
Cosa fare?
È fondamentale cercare aiuto presso professionisti o centri specializzati per il trattamento e la cura dei Disturbi della Nutrizione e dell’Alimentazione. Il medico di famiglia o il pediatra possono essere il primo contatto per fare poi da tramite con i servizi dedicati presenti sul territorio.
Ricordati che ora puoi prenotare un colloquio conoscitivo gratuito con me (sceglilo tra i Motivi di visita), direttamente dalla piattaforma Doctolib, un nuovo servizio di prenotazione on line esclusivo per visite mediche e psicologiche.